Bluma, come sarà il 2024!
Bluma ha appena festeggiato il secondo compleanno e in questi due anni possiamo affermare che di strada ne è stata fatta.
Il desiderio iniziale, quando Bluma si è presentata al pubblico dei professional organizer, era di diventare la rivista di settore, essere un punto di riferimento per coloro che volevano svolgere la nostra professione e ad oggi possiamo ritenerci soddisfatte del lavoro svolto.
In questi mesi Bluma è stata un raccoglitore di informazioni, riflessioni, suggerimenti e grande fonte di ispirazione.
Rispetto al 2022, quando questo progetto editoriale è nato, Bluma 2024 rappresenterà sicuramente un’evoluzione, in termini di numeri e di contenuti, possiamo dire che la versione 2024 sarà un insieme di conferme e di novità.
Una conferma sarà sicuramente il fatto che la rivista sarà bimestrale con dei numeri speciali che usciranno nei mesi di agosto e dicembre.
Ciascun numero sarà dedicato ad un ambito specifico del professional organizing in particolare la casa, famiglia e bambini, il tempo, il lavoro, la disorganizzazione cronica e il disturbo d’accumulo e i relativi contenuti ruoteranno attorno al tema del mese.
Tra le rubriche ever green troveremo:
- La recensione di un libro: la formazione del professional organizer dev’essere continua e con questa rubrica Bluma vuole dare degli spunti utili alle lettrici e ai lettori ed offrire una panoramica di libri utili grazie ai quali aumentare le proprie conoscenze nell’ambito dell’organizzazione personale.
- Case studies: le testimonianze concrete sono sempre preziose, ecco perché Bluma ha deciso di dare spazio al racconto di casi studio affinché siano di ispirazione, con un duplice punto di vista, quello del professional organizer da un lato e la testimonianza del cliente dall’altro.
- Sezione Open your mind con le nuove specializzazioni: non esiste limite alle specializzazioni dei professional organizer e con questa rubrica Bluma vuole dimostrarlo.
Professional organizers che hanno sviluppato ambiti di specializzazione un po’ fuori dall’ordinario parleranno di come è nata la loro idea e di come sono riusciti ad adattarla nel campo dell’organizzazione.
La novità di quest’anno è la creazione di una nuova rubrica:
- Conversazioni con…: uno spazio nel quale i vari professional organizer si racconteranno parlando di come è nato l’interesse per questa professione, qual è stata la loro formazione, ci sveleranno le tecniche che utilizzano durante le loro consulenze e alla fine daranno qualche consiglio utile a chi decide oggi di iniziare a lavorare come professional organizer.
Gli speciali:
- Interviste ad ospiti internazionali: la possibilità di intervistare i guru del professional organizing di tutto il mondo, questa è un’opportunità che solo Bluma può offrire.
- Mai più senza: una selezione di prodotti, strumenti, applicazioni, tecniche indispensabili per il lavoro del PO.
Ora però vogliamo lasciare la parola ad Irene Novello in qualità di caporedattrice di Bluma per farci raccontare qualcosa in più sull’unica rivista al mondo dedicata ai professional organizers.
Come definiresti l’edizione 2024 di Bluma?
Da ottimista quale sono, mi piace pensare che anche questo sia un anno in crescita e di crescita.
Bluma all’inizio doveva essere una newsletter da inviare alla community dei Fun Organizers per aggiornarli periodicamente su novità, eventi, opportunità di lavoro… Quando abbiamo iniziato a pensare al formato – dico abbiamo perché ci abbiamo ragionato nel CdA di Organizzare Italia – la newsletter non ci convinceva totalmente: forse possiamo aggiungere un link per scaricare dei documenti, forse possiamo allegare un pdf… E dal pdf alla rivista il passo è stato breve! E il nome non poteva essere che un omaggio alla donna che tutte le P.O. e non solo citano sempre, quando “chiudiamo il cerchio”.
In meno di un mese il primo numero era pronto. Guardandolo adesso, mi fa tenerezza: 12 pagine, impaginate da Francesca Covolan – una PO prestata alla grafica – che numero dopo numero è cresciuta. E la crescita è stata costante in questi due anni sotto tutti i punti di vista: prima di tutto la redazione, che ha in te Sara (Bozzato) e in Silvia (Gorini) i suoi pilatri praticamente dall’inizio. Abbiamo poi salutato e ringraziato Sandra (Janousek) Veronica (Falsone) e Claudia (Piccinini) e abbiamo accolto da pochissimo Sara (Volontieri). Arianna (Pulze), invece, con immensa pazienza sopporta e rende belle le idee anche dell’ultimo minuto, soprattutto della sottoscritta.
Poi sono cresciuti i contenuti: abbiamo creato una struttura, che si è modificata fino ad arrivare a quella attuale, dove trovano posto – è il nostro intento – nelle varie sezioni, tutto quello che interessa ad un P.O. oggi. Nel tempo abbiamo inserito nuove rubriche, cancellato altre, anche secondo le indicazioni di gradimento dei Professional organizers che ci danno il loro feedback preziosissimo.
E poi sono cresciuti i numeri, devo dire anche in modo inaspettato. Partendo da zero, Bluma ha oggi più di 500 iscritti e quasi 300 lettori assidui.
Tutto questo ci fa pensare che siamo nella direzione giusta…e ci impegneremo per fare sempre meglio.
Nell’editoriale del primo numero di Bluma facevi riferimento alla passione per le sfide, quali saranno le sfide per questa edizione 2024?
Bluma in sè è ovviamente una sfida per le persone che ci lavorano, in primis e per tutti quelli che accolgono il nostro invito a contribuire.
La mia sfida – la redazione lo sa – è riuscire a raggiungere per i numeri speciali di agosto e dicembre due ospiti internazionali d’eccezione. Dopo Peter Walsh e David Allen, l’asticella non può che alzarsi. Incrociate le dita.
E poi raggiungere sempre più P.O. e riuscire a rispondere sempre più ai loro bisogni, ed essere lo strumento a cui far affidamento per essere aggiornato.
Certo, un sogno sarebbe farlo cartaceo… chissà!
Irene Novello & Sara Bozzato